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- Stefania Nusca
Ci sono quelli saturi, quelli monoinsaturi (o polinsaturi) e perfino quelli trans! È ben dimostrato l’effetto dannoso sul sistema cardiovascolare dei grassi saturi (es. quelli del burro, dell’olio di cocco e quello di palma che spesso si nascondono dietro la dicitura “oli vegetali” nelle etichette dei prodotti da forno) e dei grassi trans (presenti nelle margarine), per questo si consiglia l’uso dell’olio extravergine di oliva; ricco di acido oleico (un grasso monoinsaturo) e di vitamina E, dotata di importanti proprietà antiossidanti.
Avvertenze: con l’esposizione all’ossigeno e con la cottura ad alte temperature (il punto di fumo dell’extravergine varia dai 160 ai 210°C) si ha l’ossidazione, un processo che porta ad una degenerazione chimica dell’olio, all’accumulo di radicali liberi e, nel caso di cotture violente, alla formazione di acroleina, una molecola tossica per il nostro organismo. Così da un ottimo alimento se usato a crudo, si passa ad un alimento dannoso se trattato impropriamente.
Stesso discorso vale per gli omega-3, grassi polinsaturi utili al benessere cardiovascolare, del sistema nervoso e di quello immunitario. Se il consumo di pesci ricchi in omega-3 come salmone, sgombro e aringa è da raccomandare, merita attenzione anche il tipo di cottura perché una cottura cruenta, come quella sulla piastra o sulla griglia, impoverisce il contenuto in grassi omega-3 ed anzi produce sottoprodotti dannosi.
Quindi come è vero che esistono grassi “buoni” e grassi “cattivi”, non si può dire che esistano alimenti buoni o cattivi a prescindere.
Perché rivolgersi al Nutrizionista
Nel mondo moderno che pone sempre più ostacoli tra noi ed il mantenimento di un buono stato di salute, migliorare lo stile alimentare quotidiano è il supporto maggiore che possiamo dare al nostro corpo per garantirgli il benessere e allungare l’aspettativa di vita.
La terapia nutrizionale non consiste semplicemente nello stabilire ciò e quando è più indicato mangiare, cosa fare o non fare per perdere peso. Obbiettivo del mio lavoro è guidare la persona verso una dieta più idonea alle diverse esigenze del corpo che cambiano nel corso della vita, dalla buona crescita del bambino fino al miglioramento della salute dell’anziano, ottimizzandola in base alle caratteristiche individuali.
Innumerevoli sono le condizioni mediche (colesterolo e trigliceridi alti, diabete, ipertensione, obesità…) in cui la dietoterapia è un supporto fondamentale alle terapie farmacologiche. Persino piccoli fastidi con cui abbiamo imparato a convivere quotidianamente, come mal di testa, stanchezza cronica, gonfiore, alterazioni della pelle, possono essere segni di uno squilibrio dello stato nutrizionale che richiede uno specifico intervento.
Ma trattare di nutrizione è molto più che conoscere gli alimenti da saper consigliare (o non) in base alle singole esigenze. Spesso la dieta non è sufficiente e, per quanto possa essere calibrata sui fabbisogni della persona, non avrà successo se impossibile da seguire. Solo considerando la persona come un insieme di corpo, mente ed emozioni sarà possibile ottenere risultati duraturi nel tempo. È quindi necessario individuare i fattori che permettono di mantenere alta la motivazione al cambiamento, adattare la dieta in base allo stile di vita quotidiano, ai gusti e alle preferenze, senza pretendere impossibili stravolgimenti, individuare gli obiettivi realmente perseguibili e guidare la persona passo dopo passo nello sviluppo delle conoscenze e capacità necessarie per raggiungerli.