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- Stefania Nusca
Scegliere una barretta completa di proteine, grassi e carboidrati in proporzioni più o meno bilanciate al posto di un comune pasto… questa è una delle tante proposte dell’industria della dieta che da anni trova seguaci anche in Italia. Se da un lato sono innegabili la facilità di consumo, che ben si adatta allo stile di vita della nostra società, e l’apporto energetico ridotto, che conseguentemente favorisce il dimagrimento, dall’altro bisogna valutare diversi fattori a loro sfavore.
Tra i primi vi è la qualità degli ingredienti, specie dei grassi che spesso sono di tipo saturo e si nascondono dietro la dicitura “grassi vegetali” . Altro fattore è il senso di sazietà, che spesso si limita a una, due ore dopo il loro consumo, con l’effetto di arrivare a metà pomeriggio con una fame incontrollabile che porta a vanificare il sacrificio. Per non parlare del senso di insoddisfazione che inevitabilmente si ripercuote sui pasti successivi.
Se un loro consumo occasionale non comporta particolari rischi per la salute, è impensabile affrontare il problema del sovrappeso o obesità con dei pasti sostitutivi che oltre a non garantire una dieta bilanciata non affrontano le tante componenti che stanno dietro la gestione del peso, con facile rischio di recupero del peso perso.
Perché rivolgersi al Nutrizionista
Nel mondo moderno che pone sempre più ostacoli tra noi ed il mantenimento di un buono stato di salute, migliorare lo stile alimentare quotidiano è il supporto maggiore che possiamo dare al nostro corpo per garantirgli il benessere e allungare l’aspettativa di vita.
La terapia nutrizionale non consiste semplicemente nello stabilire ciò e quando è più indicato mangiare, cosa fare o non fare per perdere peso. Obbiettivo del mio lavoro è guidare la persona verso una dieta più idonea alle diverse esigenze del corpo che cambiano nel corso della vita, dalla buona crescita del bambino fino al miglioramento della salute dell’anziano, ottimizzandola in base alle caratteristiche individuali.
Innumerevoli sono le condizioni mediche (colesterolo e trigliceridi alti, diabete, ipertensione, obesità…) in cui la dietoterapia è un supporto fondamentale alle terapie farmacologiche. Persino piccoli fastidi con cui abbiamo imparato a convivere quotidianamente, come mal di testa, stanchezza cronica, gonfiore, alterazioni della pelle, possono essere segni di uno squilibrio dello stato nutrizionale che richiede uno specifico intervento.
Ma trattare di nutrizione è molto più che conoscere gli alimenti da saper consigliare (o non) in base alle singole esigenze. Spesso la dieta non è sufficiente e, per quanto possa essere calibrata sui fabbisogni della persona, non avrà successo se impossibile da seguire. Solo considerando la persona come un insieme di corpo, mente ed emozioni sarà possibile ottenere risultati duraturi nel tempo. È quindi necessario individuare i fattori che permettono di mantenere alta la motivazione al cambiamento, adattare la dieta in base allo stile di vita quotidiano, ai gusti e alle preferenze, senza pretendere impossibili stravolgimenti, individuare gli obiettivi realmente perseguibili e guidare la persona passo dopo passo nello sviluppo delle conoscenze e capacità necessarie per raggiungerli.