Per ogni età
Nel corso della vita le esigenze nutrizionali cambiano notevolmente, sia in qualità che in quantità.
Ma la convinzione nasce dalla conoscenza, per cui è fondamentale sapere le razioni alimentari adeguate ai fabbisogni energetici delle varie età ed imparare a leggere le etichette degli alimenti che si acquistano. Si scoprirà che spesso viene proposto al bambino molto più cibo di quanto ne abbia realmente bisogno. Non è un caso l’allarmante aumento dell’obesità in età pediatrica a cui si assiste negli ultimi anni!
Altro rischio a cui si va facilmente incontro in questa età è la ricerca della gratificazione o consolazione nel cibo, un meccanismo da contrastare perché una volta acquisito può perdurare e riproporsi in età adulta.
Bambini
L’alimentazione è parte essenziale della crescita del BAMBINO, non solo perché ne influenza la struttura fisica ma anche le abitudini alimentari che poi tendono a radicarsi nel suo comportamento da adulto. Specie nella prima infanzia, il cibo è anche mezzo di comunicazione che bisogna conoscere e saper utilizzare come strumento educativo. L’alimentazione dei bambini da 4 ai 9 anni non è più influenzata solo dal comportamento dei genitori ma da sempre più fattori esterni, specie i messaggi pubblicitari e le abitudini alimentari dei compagni di scuola. Il genitore deve quindi vigilare in maniera ancor più attenta.
- Struttura Fisica
- Strumento Educativo
- Attenzione a fattori esterni
In adolescenza
In adolescenza si hanno i maggiori bisogni nutrizionali sia a livello quantitativo che qualitativo considerando l’accelerato sviluppo a cui l’organismo va incontro. In questo periodo di ricerca di identificazione personale, non è raro che i disagi e le paure si riflettano in un possibile rapporto conflittuale con il cibo. Un fenomeno diffuso in questa fascia d’età è la preoccupazione di non rispecchiare i canoni di forma e peso suggeriti dai mass media, che spesso porta ad intraprendere diete ipocaloriche totalmente squilibrate allo scopo di raggiungere modelli estetici di estrema magrezza. Tutto ciò può favorire lo sviluppo di disturbi del comportamento alimentare quali anoressia e bulimia, anch’essi in forte crescita negli ultimi anni.
- Maggiori bisogni nutrizionali
- Rapporto conflittuale
- Diete squilibrate
Adulti
L’alimentazione dell’adulto non può essere uguale a quella di un bambino che sta crescendo o quella di un adolescente che sta portando a termine il proprio sviluppo psico-fisico, specie se lo stile di vita è sedentario. La scelta di ciò che si mangia diventa fondamentale per mantenere e far funzionare al meglio i tessuti del proprio corpo ed allontanare il rischio di sviluppare malattie metaboliche e tumorali.
- Sedentarietà
- Funzionalità Tessuti
- Prevenzione malattie metabiliche
Gravidanza
L’alimentazione della donna nel PERIODO PREGRAVIDICO deve mirare a riportare i valori del peso nei limiti della normalità per evitare che l’eccessivo aumento ponderale che segue porti più facilmente ad una serie di conseguenze negative sia per la mamma che per il bambino (es. difficoltà nel parto, sviluppo di disordini metabolici quali ipertensione e diabete gestazionale, predisposizione del neonato allo sviluppo di patologie come obesità o diabete di tipo 2 nella vita adulta).
Durante la GRAVIDANZA l’alimentazione della futura mamma merita un’attenzione doppia, specie sulla qualità: alimenti da evitare totalmente o da ridurre, alimenti da consumare con più frequenza, attenta distribuzione dei pasti durante la giornata . Al contrario di ciò che si può pensare, vi è solo un modesto aumento dei fabbisogni energetici, mediamente di 150 chilocalorie giornaliere. L’alimentazione in ALLATTAMENTO non differisce di molto da quella della gravidanza dato che i fabbisogni nutrizionali sono piuttosto simili. Da sottolineare è l’importanza dell’apporto idrico (in media 2 litri e mezzo al giorno) per compensare le perdite di liquidi per la produzione del latte.
- Normalizzazione peso
- Prevenzione patologie metaboliche
- Gestione alimentazione e apporto idrico
Maturità
Durante la MENOPAUSA la riduzione degli ormoni femminili (estrogeni) a favore di quelli maschili (androgeni) predispone ad un aumento del grasso viscerale a livello addominale, con incremento del rischio cardiovascolare. A causa delle modificazioni ormonali, infatti, a parità di attività fisica, si riduce il dispendio energetico, mediamente di 200-250 chilocalorie al giorno.
Per gli OVER 65 un’adeguata alimentazione è l’arma migliore per combattere l’invecchiamento, specie se unita alla costante attività fisica. Un adeguato apporto proteico consentirà di limitare la perdita di massa muscolare , un apporto energetico bilanciato ai reali consumi eviterà il facile aumento di peso, la scelta del tipo di grassi da consumare ridurrà i rischi cardiovascolari, la predilezione di alimenti ricchi in antiossidanti contrasterà i danni da radicali liberi.
- Gestione rischio cardiovascolare
- Limitazione massa muscolare
- Contrasto radicali liberi
Indicazioni Generali
Di seguito una serie di indicazioni generali che stanno alla base di una alimentazione corretta ed equilibrata, valide per tutte le età (fonte INRAN, 2003):
- Controlla il peso e mantieniti attivo
- Più cereali, legumi, ortaggi e frutta
- Grassi: scegli la qualità e limita la quantità
- Zuccheri, dolci, bevande zuccherate: nei giusti limiti
- Bevi ogni giorno acqua in abbondanza
- Il sale? Meglio poco
- Bevande alcoliche: se sì solo in quantità controllata
- Varia spesso le tue scelte a tavola